Gosmario da Verona. Lettera sul bene dell'anima

Edoardo Ferrarini (a cura)
Collana
Centro Studi Antoniani - CSA
Edizione
1
Anno
2020
Pagine
LXXVIII+85
Formato
24x17
Illustrazioni
no
Tipo copertina
brossura
ISBN
978-88-95908-17-5
Cod. CSA
CSA65
Lingua
Italiano e Latino
Note

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Contenuto

Prefazione di Emanuele Fontana.

Testo dell’opera in latino con introduzione in italiano.

Sommario
Il volume presenta l’edizione critica dell’inedita Littera de bono animae del francescano Gosmario da Verona. Il testo, databile al 1306, ci è stato trasmesso da un solo manoscritto, il n. 325 della Biblioteca ‘Città di Arezzo’. L’opera è l’unica parte rimastaci della corrispondenza tra il frate veronese e il beato Rinaldo da Concoregio, arcivescovo di Ravenna nell’età di Dante (1303-1321): all’atto della sua elezione alla prestigiosa cattedra ravennate, Rinaldo si era rivolto al frate Gosmario, lettore in teologia, per chiedere consigli e indirizzi spirituali che lo guidassero nel suo nuovo e impegnativo ministero. L’ampia introduzione tenta una ricostruzione dell’ambiente culturale del convento veronese di San Fermo, cui apparteneva Gosmario, e traccia un profilo biografico dell’arcivescovo Rinaldo, noto per la sua vicinanza agli ambienti francescani (ebbe un ruolo nei lavori preparatori che portarono alla costituzione Exivi de paradiso e consacrò la cappella delle Stimmate annessa al santuario della Verna); Rinaldo è ricordato anche per l’equilibrio e la tolleranza da lui dimostrate nel processo contro i Templari dell’Italia settentrionale. L’opera di Gosmario, che è una vasta compilazione dal grande commento ai Salmi di sant’Agostino, costituisce, inoltre, una preziosa testimonianza della predilezione per la teologia e l’esegesi agostiniana nelle scuole dei Minori fra XIII e XIV secolo.

Abstract
This volume presents the critical edition of the yet unpublished Littera de bono animae by the Franciscan friar Cosmarius de Verona. The work, datable to 1306, was transmitted by a single manuscript, the codex 325 of the ‘Città di Arezzo’ Library. The work is the only remaining part of the correspondence between the Veronese friar Cosmarius and Blessed Rainaldus de Concoregio, Archbishop of Ravenna in the age of Dante (1303-1321): at the time of his election to the prestigious episcopal chair of Ravenna, Rainaldus had addressed to the friar Cosmarius, lector in theology, to ask for spiritual advice and guidelines for his new and most demanding ministry. The introduction attempts to reconstruct the cultural environment of the Veronese convent of San Fermo, to which belonged Cosmarius, and presents a biographical profile of Archbishop Rainaldus, known for his close relationship with the Franciscans (he played a role in the preparatory works concerning the declaration Exivi de paradiso and he consecrated the Chapel of the Stigmata annexed to La Verna Sanctuary); Rainaldus is also remembered for the wisdom and indulgence that he demonstrated in the trial against the Templars of northern Italy. The work of Cosmarius, which is a wide compilation from the great commentary on the Psalms by Saint Augustine, also constitutes a precious testimony to the predilection for Augustinian theology and exegesis in the Franciscan schools between the thirteenth and fourteenth centuries.

INDICE

  • PREFAZIONE di Emanuele Fontana
  • INTRODUZIONE:
    Il primo secolo della presenza dei Minori nella città di Verona (1225-1332)
    Gosmario da Verona, autore della Littera de bono animae (1286-1309)
    Rinaldo da Concoregio, arcivescovo di Ravenna (1303-1321)
    La Littera responsiva de bono animae (1306)
    Il manoscritto 325 della Biblioteca Città di Arezzo (1335)
    Criteri di edizione
  • BIBLIOGRAFIA
  • COSMARII DE VERONA LITTERA DE BONO ANIMAE
  • INDICES
    Tabulae comparationis
    Index biblicus
    Index nominum
  • INDICE dei nomi di persona e di luogo citati nell’introduzione

 

Note generali