La pala di Carpaccio del Convento di S. Francesco di Pirano custodita presso il Convento del Santo di Padova. Atti del Seminario di studio in occasione della esposizione della pala presso il Museo Antoniano Basilica del Santo, 18 luglio 2000

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Janez Samperl, Giovanna Baldissin Molli, Fabrizio Magani
Collana
Varia - VARIA
Edizione
1
Anno
2000
Pagine
32
Formato
17 x 22
Illustrazioni
ill.
Tipo copertina
Brossura
Cod. CSA
VARIA43
Note

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estratto da "Il Santo", XL (2000), 2-3

Contenuto

Il volumetto raccoglie gli atti del Seminario di studio in occasione dell'esposizione della pala presso il Museo Anotniano. Padova, 18 maggio 2000
 

Samperl Janez
La presenza francescana in Pirano al tempo di Carpaccio

Il convento di S. Francesco di Pirano, fondato probabilmente pochi anni dopo la morte di san Francesco e che nel 2001 festeggerà i 700 anni di vita, fino al tempo del Carpaccio godette di grandi ricchezze ed alto prestigio; tutto questo grazie anche a due grandi dell'Ordine, Pietro de Sardo e Ludovico Traversari. Molti documenti testimoniano tutto questo, oltre a ricordare la committenza francescana della pala per l'altar maggiore della chiesa francescana, che Vittore Carpaccio consegnò ai frati nel 1519.
St. Francis' convent in Pirano is likely have been founded few years after St. Francis' death; in 2001, the seven-hundredth anniversary of its foundation will be celebrated. It is proved by many documents that the convent had enjoyed worked there. This had been also possible thanks to two important members of the Order, Pietro de Sardo and Ludovico Traversari. Such documents also testify that the altar-piece was commissioned by the Franciscans for the main altar of their church and that it was delivered by Vittore Carpaccio to the friars in 1519.

Baldissin Molli Giovanna
La pala carpaccesca già a Pirano: appunti di lettura stilistica e iconografica

La pala di Vittore Carpaccio, datata 1518 e firmata dall'artista, rappresenta un chiaro ossequio all'opera di Bellini basato su un insegnamento antonellesco. L'analisi del percorso stilistico del pittore dimostra come passando da importanti committenze ad altre più modeste la sua qualità inventiva scada, come avviene anche nella nostra pala per la cui esecuzione si può pensare a un intervento di bottega. Per quanto riguarda l'iconografia, riconoscibili sono i santi attorno alla Vergine, Francesco, Antonio, Pietro e Chiara; invece in quello finora identificato con san Ludovico si deve riconoscere sant'Ambrogio; il santo guerriero a destra, talora identificato in san Luigi, re di Francia è probabilmente san Giorgio.
The altar-piece painted by Vittore Carpaccio in 1518 clearly represents homage paid to Bellini's work trought the teachings of Antonello da Messina. The painter's stylistic progress shows how his imaginative quality falls off when he passes from important commissions to more modest ones, as happens with the above-mentioned altar-piece, which was supposdly painted with the help of assistants. The saints standing around the Virgin are St. Francis, St. Anthony, St. Peter and St. Clare. The saint till now identified as St. Ludovico has been recognized to be St. Ambrose, while in St. Louis, the King of France, one should see St. George.

Magani Fabrizio
Sulle tracce del Carpaccio. Vicende della pala di Pirano (e alcune note sulla storia della protezione delle opere d’arte in Istria)

La complessa vicenda delle opere d'arte legate all'Istria e il problema del loro ricovero in numerose casse conservate dallo stato italiano dopo che quei territori erano passati alla Jugoslavia, all'indomani della seconda guerra mondiale, coinvolge anche la pala di Carpaccio di Pirano. La tela, chiusa in un a cassa passò da Trieste a Villa Manin di Passariano e in seguito arrivò alla Provincia dei minori conventuali del Santo da cui dipendeva il convento di Pirano. Oggi dopo diverse traversie e numerosi restauri della tela, in S. Francesco a Pirano è stato ripristinato l'altare in vista di una possibile collocazione dell'opera.
During the Second World War the greatest Istrian works of art were packed into cases and carried away from that area which would pass to Jugoslavia after the war. One of those cases contained Carpaccio's altar-piece coming from Pirano. It was transferred from Trieste to Villa Manin in Passariano and later from there directly to the Minor Conventuals of the Basilica of St. Anthony, on whom the convent of Pirano depended. Today, the original altar in St. Francis' church in Pirano has been prepared to receive the restored painting.