Austriaco Laureato Apollini

Ferdinando Antonio Lazzari OFMConv, Giovanni Perroni OFMConv, Francesco Maria Veracini OFMConv
Collana
Corpus Musicum Franciscanum - CMF
Edizione
1
Anno
2016
Pagine
309
Formato
34x24
Illustrazioni
si
Destinatari

direttori di coro, musicisti, compositori, storici generali, della musica, della letteratura e della liturgia

Tipo copertina
brossura
ISMN
979-0-705035-74-2
Cod. CSA
CMF37/01
Contenuto

 

 


Sottotitolomottetti e concerti eseguiti nella funzione di Te Deum e Messa solenne per l’incoronazione imperiale di Carlo VI d’Asburgo, Venezia, Basilica di S. Maria Gloriosa dei Frari, 1° febbraio 1712


Edizioni critica a cura di Francesco Lora

Tra il 12 ottobre e il 22 dicembre 1711 Carlo VI d’Asburgo è eletto e incoronato imperatore: in concomitanza con le ultime fasi della Guerra di successione spagnola – oltre dieci anni di scontri tra le potenze europee – l’evento riaccende la speranza di pace nel continente. Il 1o febbraio 1712 l’ambasciatore imperiale presso la Repubblica di Venezia, il principe Filippo Hercolani, celebra l’ascesa al trono con una splendida funzione di Te Deum e messa solenne nella basilica di S. Maria gloriosa dei Frari. La festa è tanto più memorabile per le musiche eseguite: un Concerto per il violoncello di Giovanni Perroni (la più antica composizione di tal genere oggi conosciuta) e un Concerto a otto stromenti di Francesco Maria Veracini (una partitura, per l’epoca, colossale, impressionante e d’avanguardia); accanto ai due compositori-virtuosi spicca tuttavia il contributo del maestro di cappella della basilica francescana, il minore conventuale Ferdinando Antonio Lazzari: un mottetto corale per l’ingresso dell’ambasciatore, tre a voce sola per diversi momenti della liturgia e una sinfonia per l’uscita dell’ambasciatore.

Le partiture sono tramandate nel lussuoso manoscritto inviato in dono all’imperatore, musicofilo esperto, che lo conservò con ogni cura: l’insieme delle composizioni costituisce così, a fronte della grave dispersione di fonti, un raro attestato dell’attività artistica ai Frari; nel contempo, esemplifica il compromesso tra liturgia cattolica e stili musicali, nonché il fenomeno della musica sacra di Stato nell’Italia dell’Età moderna. Nato e defunto a Bologna (1678-1754), Lazzari fu allievo – tra gli altri – di Giovanni Paolo Colonna, Pietro degli Antoni e Domenico Gabrielli, indi organista e maestro di cappella nelle importanti chiese francescane della città natale e di Assisi e Venezia. Fu riconosciuto come auctoritas nel contesto musicale settecentesco – diede il proprio giudizio in concorso al fianco di Benedetto Marcello e Giacomo Antonio Perti – ma abbandonò l’arte dei suoni a causa della cecità che lo afflisse già intorno ai trentacinque anni. Nessuna sua composizione fu data alle stampe; della sua ricca produzione restano sedici sole partiture, notevoli e quasi tutte di genere vocale e sacro.

Il volume contiene l’edizione critica di tutte le musiche nel manoscritto asburgico. In un’ampia introduzione di carattere storico, culturale e artistico sono recate nuove informazioni su dedicatario, committente e compositori; sono ricostruiti cerimoniale e liturgia della funzione; sono restituiti ruolo, numero e gerarchia dei musicisti coinvolti; sono ricondotti al celebre poeta Pietro Pariati i testi latini dei mottetti. Il lavoro è a cura di Francesco Lora, dottore di ricerca nell’Università di Bologna: con Elisabetta Pasquini dirige la collana_catalogo «Tesori musicali emiliani» (Bologna, Ut Orpheus, 2009-) e vi pubblica in edizione critica l’Integrale della musica sacra per Ferdinando de’ Medici di Perti (2 voll., 2010-11) e tutti gli oratorii di Colonna (già usciti: L’Assalonne, Il Mosè e La profezia d’Eliseo, 2013-16); collabora alla Cambridge Handel Encyclopedia, al Dizionario biografico degli Italiani, al Grove Music Online e a Die Musik in Geschichte und Gegenwart; sua la monografia Nel teatro del Principe. I drammi per musica di Giacomo Antonio Perti per la Villa medicea di Pratolino (Torino-Bologna, De Sono - Albisani, 2016).

 

 

Recensioni

Studi Vivaldiani, 17-2017 (inglese, italiano)