Lampi d'immortalità. Due casi iconografici padovani alla fine del Quattrocento

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Raimondo Callegari
Collana
Varia - VARIA
Edizione
1
Anno
1997
Pagine
26
Formato
25 x 18
Illustrazioni
17 ill.
Cod. CSA
VARIA34
Contenuto

estratto da "Il Santo", XXXVII (1997), 1

SOMMARIO
Nel presente articolo trova spiegazione il significato della commissione della cappellina dell'Annunciata in Vescovado, voluta dal vescovo Barozzi e decorata da Iacopo da Montagnana che nel 1495 dipinge anche la sua pala d'altare: il Trittico dell'Annunciazione.
Lautore, sottolineando la coincidenza della data di inaugurazione della cappella con quella dell'entrata in città dello stesso vescovo, mette in evidenza la volontà auto celebrativa del committente alle prese con una forte disputa accademica sul tema aristotelico dell'immortalità dell'anima e con una dolorosa vertenza con il Capitolo dei canonici decisi a mettere in discussione l'autorità vescovile. Se l'iconografia del Trittico, in cui sono raffigurati i tre arcangeli, risponde alle esigenze del vescovo Barozzi, il francescano Nicolò Grassetto festeggia la sua nomina a inquisitore commissionando una pala affrescata nella Basilica del Santo in cui trovano spazio riferimenti tanto all'Immacolata concezione della Vergine quanto all'immortalità dell'anima sostenuta energicamente dallo stesso committente, accanto al filosofo Antonio Trombetta, presso la cattedra in via Scoti al Santo.


SUMMARY
This article explains the meaning of the commission of the small chapel dedicated to Our Lady of the Annunciation in the bishop's palace of Padua. This chapel was commissioned by bishop Barozzi and decorated by Jacopo da Montagnana, who also painted its altar-piece - the Triptich of the Annunciation - in 1495. This Author of the article underlines the coincidence between the opening date of the chapel and the entry of the bishop himself into the town and, by doing so, he also points out the self-celebration will of the client, who grappled with a complex academic dispute on the Aristotelian them of the immortality of the soul and with a controversy with the Chapter of the Canons ready to blame the episcopal autorithy. The iconography of the Triptich - in wich the three archangels are represented - met bishop Barozzi's requirements. On the other hand, the Franciscan Nicolò Grassetto celebrated his election as inquisitor by commissioning an altar-piece frescoed in the Basilica of Saint Anthony, in wich there are references both to the Immaculate Conception and to the Immortality of the soul - this theme also defended by the bishop together with the philosopher Antonio Trombetta, who held the same chair in via Scoti in the monastery.